La gerarchia nel branco

Il cavallo che vive in branco è organizzato in una gerarchia sociale, ci sarà sempre un dominante e un dominato.

L’immagine del branco capeggiato dal fiero stallone è soltanto una romantica leggenda.

Nella maggior parte dei gruppi, a dettare legge è una fattrice dominante, esperta.

E’ lei che prende le decisioni per il branco nei ritmi di vita quotidiana, la scelta dei pascoli, i punti d’abbeverata, ecc.

Il branco si affida a lei e viene considerata una leader da rispettare.

Le altre femmine generalmente sono quelle che devono accudire i propri puledri o quelle non gravide che collaborano alla routine del branco.

Le femmine hanno il compito di proteggere i nuovi nati e consentire loro una buona crescita.

Le puledre femmine dopo lo svezzamento tornano nel branco, mentre i maschi una volta raggiunti i 18 mesi d’età iniziano a rappresentare una minaccia per la supremazia riproduttiva del loro padre e quindi per evitare di essere allontanati, in allevamento semibrado vengono separati dal branco e reintrodotti solo successivamente in funzione di stalloni ma soltanto uno alla volta o suddivisi uno per ogni tot. numero di fattrici in recinti diversi.

Per lo stallone all’interno del branco il compito principale è la procreazione.

All’interno del gruppo svolge un’attività organizzativa senza sconfinare nella tirannia, ogni volta che il branco è in movimento o in pericolo la posizione dello stallone è in coda in modo da mantenerlo unito e coprirne l’eventuale fuga.

Un altro grande regolatore dell’armonia del branco è l’amicizia, cavalli che dividono il proprio territorio pascolando vicini o grattandosi il garrese l’un l’altro.

Nei gruppi bradi si possono osservare relazioni d’amicizia anche durante gli spostamenti al pascolo con soggetti che si affiancano.

Nelle coppie d’amici si è scoperto che i soggetti tendono a completarsi vicendevolmente, un cavallo più tranquillo si affiancherà ad un cavallo più nervoso così da raggiungere una stabilità emotiva in coppia.

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